La conquista ad opera dei Normanni tra l’XI e il XII secolo, comportò la costruzione di diverse fortificazioni su tutto il territorio calabrese per volere del condottiero Roberto il Guiscardo. Tra esse, la torre di guardia che sorge a Zagarise sembrerebbe aver avuto funzione di vedetta per un castello più importante, forse collocato a Barbaro, di cui costituiva villaggio.La torre ha forma cilindrica, con un diametro di 8 m e un’altezza di 12 m; le robustissime pareti sono spesse 2 m alla base e si assottigliano fino a 1.4 m nei piani superiori, ornati fino a qualche decennio fa da merli. Costruita con grosse pietre saldate tra loro da malta, è costituita dal piano terra e due piani in alzato, il secondo dei quali ricostruito di recente a partire dalle tracce lasciate dal crollo del piano originario. Gli ingressi sono costituiti da piccole e rudi aperture; la scala che conduce al primo piano porta evidenti i segni del tempo. L’illuminazione è fornita da finestre rettangolari, tre sul lato Nord e una a ridosso della porta del primo piano, a Sud. La comunicazione interna fra i due piani era permessa da botole e scale a pioli.È credenza popolare che la torre venisse anticamente adibita anche a prigione; da qui il nome di Carcere, attribuitole indebitamente e trasmesso anche ai vicoletti adiacenti. Al contrario, è certo il fatto che dai suoi sotterranei si dipanassero gallerie che la mettevano in comunicazione con vari punti del centro storico, oggi otturate da frane e cedimenti strutturali.