Fortezza a pianta triangolare, conserva buona parte delle due cinte murarie delimitanti la cittadella,
un torrione a pianta quadrata all’interno della fortificazione, una torre cilindrica sul vertice della
seconda cinta. Il primo nucleo del castello risale, molto probabilmente, intorno al 840-880 d.C. in
concomitanza con l’intensificarsi dei saccheggi e delle conquiste arabe sulle coste calabresi ed al
progressivo spostamento delle comunità marittime verso i siti pedemontani, in luoghi più sicuri e
difendibili. La costruzione delle fortificazioni attuali è da farsi risalire invece al 963-969 durante il
potentato di Niceforo II, fino agli interventi Normanni, Angioini ed Aragonesi susseguitisi nei
secoli.
La simultanea nascita di altri insediamenti collinari e pedemontani intorno a Simeri, ovvero
Taverna, Sellia, Zagarise, Barbaro, e Cropani, inserivano quest'ultima in un sistema difensivo
nuovo, imperniato su questa rete di kastra tra loro comunicanti attraverso pyrgoi (torri di guardia),
che diventavano interdipendenti tra loro formando un vero e proprio sistema diffuso di difesa
passiva. La posizione centrale di Simeri ne fa un punto nevralgico posto al centro del Golfo con tutti
i vantaggi che ne derivano. La fortezza di Simeri è inserita in un sistema più ampio e complesso di
fortificazioni, conventi e sistemi produttivi presenti nel territorio circostante e limitrofo.
un torrione a pianta quadrata all’interno della fortificazione, una torre cilindrica sul vertice della
seconda cinta. Il primo nucleo del castello risale, molto probabilmente, intorno al 840-880 d.C. in
concomitanza con l’intensificarsi dei saccheggi e delle conquiste arabe sulle coste calabresi ed al
progressivo spostamento delle comunità marittime verso i siti pedemontani, in luoghi più sicuri e
difendibili. La costruzione delle fortificazioni attuali è da farsi risalire invece al 963-969 durante il
potentato di Niceforo II, fino agli interventi Normanni, Angioini ed Aragonesi susseguitisi nei
secoli.
La simultanea nascita di altri insediamenti collinari e pedemontani intorno a Simeri, ovvero
Taverna, Sellia, Zagarise, Barbaro, e Cropani, inserivano quest'ultima in un sistema difensivo
nuovo, imperniato su questa rete di kastra tra loro comunicanti attraverso pyrgoi (torri di guardia),
che diventavano interdipendenti tra loro formando un vero e proprio sistema diffuso di difesa
passiva. La posizione centrale di Simeri ne fa un punto nevralgico posto al centro del Golfo con tutti
i vantaggi che ne derivano. La fortezza di Simeri è inserita in un sistema più ampio e complesso di
fortificazioni, conventi e sistemi produttivi presenti nel territorio circostante e limitrofo.